05/09/2024
Limitazioni al Traforo del Frejus: chiusure e traffico alternato a settembre 2024
Limitazioni al Traforo del Frejus: chiusure e traffico alternato a settembre 2024

Settembre 2024 vedrà significative restrizioni al traffico presso il Traforo del Frejus, a causa di importanti interventi di manutenzione e miglioramento della sicurezza. A partire da lunedì 2 settembre, per quattro settimane saranno attuate chiusure notturne e un senso unico alternato. Queste misure mirano a garantire la sicurezza del tunnel, con precise fasce orarie di apertura e chiusura differenziate in base alla direzione di marcia.

 

Nelle settimane 36 (1-7 settembre), 38 e 39 (15-28 settembre), il traffico sarà regolato nel modo seguente:  
- Direzione Francia-Italia: chiuso dalle 22.30 alle 00.00, con brevi finestre di apertura durante la notte.  
- Direzione Italia-Francia: chiuso dalle 22.30 alle 23.00, con aperture alternate in fasce orarie stabilite.

 

Particolare attenzione va alla notte tra il 13 e il 14 settembre (settimana 37), quando il traforo sarà completamente chiuso in entrambe le direzioni dalle 00.00 alle 01.00 e dalle 02.00 alle 03.00 per lavori straordinari.

 

Sebbene le chiusure siano limitate alle ore notturne, si prevede che possano creare disagi significativi per i viaggiatori. La circolazione tornerà regolare ogni mattina a partire dalle 04.45. Le autorità consigliano ai viaggiatori di pianificare con cura gli spostamenti e di consultare i canali ufficiali per eventuali aggiornamenti in tempo reale.

 

Le limitazioni al Frejus avvengono proprio quando il Traforo del Monte Bianco resterà completamente chiuso dal 2 settembre al 16 dicembre per manutenzione straordinaria. Questo devierà un notevole flusso di veicoli industriali sul Frejus, con un incremento stimato di 1.500 camion al giorno tra Bardonecchia e Modane, generando il rischio di congestionare anche la tangenziale di Torino.

 

Preoccupazioni sono state espresse dagli autotrasportatori e dagli imprenditori. Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, ha sottolineato il rischio di paralisi nel commercio tra Italia ed Europa, mentre Andrea Amalberto di Confindustria Piemonte ha evidenziato come le deviazioni aumentino i costi, penalizzando la competitività delle merci italiane.