
Il settore del trasporto merci per conto di terzi, fondamentale per l'economia italiana, sta vivendo un'importante fase di transizione ecologica grazie a nuove misure di incentivazione per il rinnovo del parco veicolare. Queste misure, mirate a ridurre l'impatto ambientale del trasporto su strada, offrono opportunità economiche alle imprese che decidono di investire in mezzi più sostenibili e tecnologicamente avanzati.
Beneficiari degli Incentivi
Le risorse stanziate sono destinate alle imprese di autotrasporto di merci per conto terzi, attive sul territorio italiano e iscritte al Registro Elettronico Nazionale (R.E.N.) e all’Albo degli autotrasportatori. Queste imprese, la cui attività principale è il trasporto di merci, possono accedere ai contributi se decidono di rinnovare il loro parco veicolare, sostituendo i veicoli obsoleti con mezzi a trazione alternativa o meno inquinanti.
Tipologie di Investimenti Ammissibili
Gli incentivi coprono diverse tipologie di investimenti, tra cui:
1. Acquisto di veicoli commerciali a trazione alternativa: le imprese possono beneficiare di contributi per l'acquisizione di veicoli a metano CNG, ibridi (diesel/elettrico) ed elettrici di massa superiore a 3,5 tonnellate. I contributi variano dai 4.000 € per veicoli CNG o ibridi (3,5-7 tonnellate), fino a 24.000 € per veicoli elettrici di massa superiore a 7 tonnellate.
2. Acquisto di veicoli commerciali pesanti: per veicoli di massa superiore a 7 tonnellate alimentati a LNG (Gas Naturale Liquefatto) o CNG, i contributi possono arrivare fino a 24.000 € per veicoli di massa superiore a 16 tonnellate.
3. Rottamazione e sostituzione con veicoli Euro VI: un altro incentivo rilevante riguarda la radiazione di veicoli obsoleti (Euro 4 o inferiori), con contestuale acquisizione di nuovi veicoli conformi alla normativa Euro VI. I contributi per questa categoria variano tra 7.000 € e 30.000 €, a seconda della classe del veicolo rottamato e delle caratteristiche del nuovo veicolo.
4. Acquisto di rimorchi e semirimorchi innovativi: l'incentivo riguarda anche i rimorchi dotati di dispositivi innovativi, ad esempio per il trasporto combinato ferroviario o marittimo. Per le piccole e medie imprese, è previsto un contributo fino al 20% del costo, con un tetto massimo di 5.000 €.
5. Riconversione di veicoli fino a 3,5 tonnellate: è possibile ottenere un contributo del 40% dei costi per la conversione di veicoli leggeri in veicoli elettrici, fino a un massimo di 2.000 €.
6. Acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6: per l'acquisto di veicoli leggeri Euro 6 con rottamazione di mezzi obsoleti, i contributi arrivano a 6.000 € per ogni veicolo, nel caso in cui venga rottamato un veicolo Euro 4 o inferiore.
Vantaggi Supplementari per le Imprese
Le imprese che, oltre ad acquistare veicoli a trazione alternativa, dimostrino di aver rottamato veicoli di classe inferiore a Euro VI, potranno ottenere una maggiorazione del contributo fino a 15.000 €, a seconda della massa del veicolo rottamato. Anche per i rimorchi, la rottamazione di veicoli obsoleti permette di ottenere un contributo aggiuntivo fino a 7.000 € per le PMI e 5.000 € per le grandi imprese.
È inoltre prevista una maggiorazione del 10% per gli investimenti effettuati dalle piccole e medie imprese.
Limiti e Massimali degli Investimenti
Il fondo complessivo per gli incentivi ammonta a 25 milioni di euro, con un limite massimo di 550.000 € di contributi per singola impresa. Questo tetto è pensato per assicurare un'ampia distribuzione delle risorse tra le imprese italiane.
Tempistiche e Presentazione delle Domande
Gli investimenti devono essere avviati a partire dal 14 settembre 2024. Le modalità e i termini di presentazione delle domande di contributo saranno stabiliti tramite un decreto attuativo, atteso entro il 13 ottobre 2024. Le imprese interessate dovranno fornire tutta la documentazione necessaria a dimostrare l'avvenuto investimento e la conformità dei veicoli alle specifiche tecniche previste.
Gli incentivi rappresentano un'opportunità concreta per le imprese del settore trasporto merci per conto terzi, non solo per adeguarsi alle normative ambientali, ma anche per migliorare l'efficienza operativa. L'acquisizione di veicoli a basso impatto ambientale e l'accesso ai contributi può comportare risparmi significativi sui costi di acquisto e gestione, favorendo la transizione verso un trasporto più sostenibile e moderno.