Il comparto dell'autotrasporto ha dato il suo ultimatum: i costi del carburante sono ai massimi storici e, in risposta ai mancati segnali del Governo, Unatras risponde annunciando manifestazioni in tutta Italia il 19 marzo. Ma la politica corre ai ripari e la viceministra Bellanova ha convocato, per il 15 marzo, un tavolo con le Associazioni per scongiurare il peggio.
"L’attuale situazione economica, figlia del post pandemia, sta rendendo la crisi che stiamo affrontando tra le più pesanti degli ultimi vent’anni - spiega Luca Luppi, presidente di Casartigiani Verona -. La gestione miope del settore energetico e degli approvvigionamenti ha messo in ginocchio il nostro Paese, che è tra quelli più penalizzati a livello internazionale. I rincari esagerati dei carburanti, e delle risorse energetiche in generale, non hanno giustificazioni anche perché il ritocco dei prezzi è iniziato prima della crisi in Ucraina. Nonostante le avvisaglie di possibili cambiamenti nel panorama geopolitico, l’Italia ha continuato ad aumentare l’approvvigionamento di gas dalla Russia anche dopo i fatti del Donbass del 2014, aumentando in questi ultimi 8 anni la nostra dipendenza energetica da Mosca".
È da diverso tempo che Unatras ha lanciato l’allarme sulla pesante situazione delle imprese di autotrasporto, e come sottolinea Luppi, "i costi energetici necessari per sostenere le imprese stanno diventando insopportabili e rischiamo che quello che adesso sta accadendo solo in alcuni settori (pescatori e autotrasportatori), possa estendersi a macchia d’olio a tutte le categorie economiche, ed è notizia di questi giorni che le aziende più energivore stanno ormai fermando la produzione. Ma nonostante questa emergenza le iniziative che il Governo dice di voler mettere in atto al momento sono solo sulla carta".
Il taglio delle accise sui carburanti, l’abolizione o la soppressione degli oneri di sistema per gas e luce, rimangono per il momento solo delle promesse."La situazione è tristemente sotto gli occhi di tutti, basta ricevere una bolletta o fare carburante per vedere come è la situazione - sottolinea il presidente di Casartigiani Verona -. Se non ci saranno dei segni tangibili di un cambio di rotta, e non si metteranno in campo tutte le risorse possibili, inizieranno a mancare materie prime e generi di prima necessità e poi si arriverà al blocco dei servizi pubblici. Bisogna agire in maniera ferma su chi specula, il tempo delle parole è finito adesso ci vogliono i fatti".
Secondo Luppi, "anche gli stanziamenti economici a scopo di sostentamento e di ristoro delle imprese non hanno efficacia, è il momento di agire strutturalmente e iniziare un programma attento sulle politiche energetiche che ovviamente richiederà anni per venire attuato. Abbiamo bisogno di una politica energetica che si muova su più fronti, prestando la massima attenzione al fattore ecologico, aspetto non più rimandabile, che sappia sfruttare al meglio le attuali risorse di sostentamento energetico e in parallelo lavorare sulle energie alternative e rinnovabili".